Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge ha come obiettivo il rinnovamento dell'articolazione della scuola, per garantire la crescita della gestione democratica di essa nell'ambito del nuovo panorama dell'autonomia. Oggi, infatti, gli organi collegiali assomigliano sempre più a vuoti simulacri in mancanza di una riforma.
La scuola italiana negli ultimi anni è stata oggetto di diversi cambiamenti. «La scuola deve cambiare» è un'affermazione importante da riproporre in un momento come questo in cui, in pochi anni, si sono discusse proposte di riforma del sistema scolastico italiano che, però, non hanno cambiato molto nella pratica quotidiana della scuola.
La buona relazione educativa resta la bussola di ogni buona scuola per ogni buona società. Certo nella società odierna le cose sono complicate dal fatto che c'è una situazione diffusa di perdita di responsabilità da parte degli adulti, per cui per i ragazzi è sempre più complicato identificarsi e differenziarsi. Così i nuovi compiti educativi portano con sé una inevitabile incertezza che il docente deve poter sostenere. Il tema della responsabilità è centrale, sia per quanto attiene l'adulto insegnante sia per quanto attiene l'adulto genitore e i loro reciproci rapporti in merito alla formazione dei ragazzi.
La strada della crescita della scuola non può che passare attraverso l'esperienza faticosa dell'autonomia vissuta in prima persona, dell'aumento delle responsabilità dirette e di un autentico federalismo.
La scuola deve essere concepita come «crocevia di partecipazione», perché è l'occasione in cui generazioni diverse oggi possono confrontarsi sull'educare e nello stesso tempo è il luogo in cui avvengono esperienze di apprendimento adulto. La scuola è il principale, se non l'unico, luogo